Ecco i punti salienti:
– il prelievo della specie può essere effettuato esclusivamente nei terreni in cui siano stati seminati o siano presenti coltivazioni di cereali autunno vernini, cereali a semina primaverile o oleoproteaginose (girasole, soia, colza, fava, favino, pisello, cece, cartamo, lino), nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, nel periodo compreso dalla semina alla raccolta del prodotto;
– stabilito in 20.000 il numero di capi di piccione (Columba livia forma domestica) complessivamente prelevabili in Toscana nel 2022/23;
– consentito il prelievo da appostamento esclusivamente ai cacciatori residenti in Toscana rispettivamente per un massimo di venti capi giornalieri e duecento capi complessivi stagionali per cacciatore per l’intero periodo (1 settembre 2022 – 30 gennaio 2023) con l’uso di fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi o a ripetizione semiautomatica, con caricatore contenente non più di due cartucce di calibro non superiore al dodici;
– consentito l’uso di richiami vivi di piccione esclusivamente durante il periodo di cacciabilità del colombaccio. Nel caso venga autorizzata la pre-apertura potranno essere utilizzati esclusivamente stampi di piccione;
– vietata la vendita dei capi prelevati;
– tutti i capi prelevati devono essere segnati subito dopo il recupero nell’apposita sezione dedicata ai prelievi in deroga del tesserino venatorio regionale digitale (App Toscaccia);
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